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GIOVEDI’ 23 MARZO H 18.00 MASSIMO PALAZZI –

Presentazione del libro Breve compendio di scenografia e prestidigitazione, Edito da L’Arcolaio – 2022

Per formare una serie di luoghi della memoria ci si ricordi di un edificio, il più spazioso e vario possibile, con atrio, soggiorno camere da letto, senza dimenticare le sale e gli ornamenti che le abbelliscono. Le immagini che devono richiamare il discorso – ad esempio, ci si potrà servire di un’ancora o di un’arma – vengano collocate con l’immaginazione nei luoghi dell’edificio già fissati nella memoria. Fatto questo, non appena la memoria dei fatti chieda di essere rivissuta, questi stessi luoghi verranno rivisitati e ogni custode restituirà il suo deposito.” ( Quintiliano, Institutio oratoria III, 4 )

Qui non si raccontano storie. Questo libro non è un romanzo, né una raccolta di racconti. Nelle sue pagine convivono materiali eterogenei senza che ci sia un soggetto né un oggetto, mentre le linee che ne articolano il contenuto si intrecciano a quelle che indicano possibili fughe. Qualcuno ha scritto che in ogni libro, come in tutte le cose, coesistono molteplici strati e territori la cui relazione è regolata da viscosità, accelerazioni e rotture.

Potrei dire che il mio è un libro di luoghi visti e immaginati, una dissertazione svagata su spiriti e fantasmi, una riflessione postuma sulla fotografia argentica e sulla natura delle immagini dei sogni, forse addirittura un vademecum per l’era della post verità. Al tempo stesso, sono certo che in realtà non è niente di tutto ciò. Ho cominciato con l’idea di scrivere una serie di piccoli saggi su sfondi, camere e stanze. Saggi che molto spesso tradivano il tentativo costruire un’architettura di ambienti, un’infilata di capitoli senza personaggi né narrazione, vuota ma ricca di immagini. E poi c’erano le immagini, appunto. Le immagini di quei luoghi e altre visioni. Alla fine, è comparsa anche qualche figura che, per quanto diafana ed ectoplasmatica, ha finito per infestare quei luoghi e quelle pagine che in origine avrebbero dovuto costruire una struttura leggera e complessa come un origami. Involontariamente – tra gli altri – temo
di esserci anch’io. ( MASSIMO PALAZZI )

10 Febbraio – 4 Marzo, FUMATTOGUESS WHO

Invito Guess Who by FUMATTO

PRISMA Studio ospita il nuovo progetto di FUMATTO. Prendendo spunto dal gioco da tavolo “indovina chi?” , l’artista, in un percorso interattivo condiviso con chi entra nello spazio, trasforma un gioco per bambini in uno scherzo per grandi. Alla base dell’interazione la trasformazione della realtà con una pungente critica all’esistente, immaginando di reinterpretare la quotidianità attraverso maschere e selfies con particolari filtri, guidati da tre domande fondamentali all’insegna del “rispondi a tre domande e ti dirò chi sei” 

FUMATTO, GUESS WHO Maschere, Spray su acetato 30x40cm ciascuna, 2022

Guess Who??? O meglio “Indovina Chi?” di FUMATTO

Un gioco-performance incentrato sulla “maschera”, feticcio ed alter-ego in simbiosi con le origini ancestrali dell’essere umano, ma non solo… Le 24 maschere su acetato con tecnica stencil e bomboletta spray con colori accattivanti e fluorescenti, degne di un vero dance floor tekno-Trance, sono, alcune, rivisitazioni di maschere africane, altre sono surrogati di personaggi mitici della nostra infanzia in chiave post-futurista. La maschera, alla quale i nostri antenati attribuivano poteri speciali, possiede da sempre una carica ed un potenziale magico e rituale con una funzione “mediatrice” tra Terra e Mondo Ultraterreno, medium tra la realtà effimera e l’effimero al di là. La “possessione” magico-spirituale che investiva coloro che la indossavano spesso confluiva in una sorta di rito “tribale” o in uno stato di “trance” guidata e condotta generalmente da un capo “sciamanico”.

Così Fumatto, durante il “gioco-performance”, ricrea una sorta di atmosfera “trance” attraverso il sottofondo sonoro e le luci di wood, e ci trasporta in una sorta di “dance floor” neo tribale. Davanti a noi le 24 maschere fittizie appese ci guardano: l’identità plurale si avvicina nell’era del “cyberspazio”. Se tutta la cultura artistica passata ruota attorno alla rappresentazione del “viso”, oggi il viso-maschera è sempre più scarnificato, reso virtuale, un “selfie” in continua mutazione. “Esserci come sostanza”, diceva Heidegger, ma in questo mondo oggi come farlo, in un mondo sempre più virtuale, dominato dal numero di “followers” e “likes”?

Possiamo oggi interrogarci sull’identità, su chi siamo in una dimensione culturale, cercando allo stesso tempo di de-costruire tutto ciò che viene proposto dal e nel contesto “multimediale” ? Fumatto approccia e affronta il tema attraverso una satira “anti-tecnologica”, demonizzando e portando l’essere umano, in questo caso il giocatore, a mettersi in gioco, ad interrogarsi e a riappropriarsi del proprio sé e di quella maschera ancestrale di cui ha dimenticato l’esistenza, a causa di quel surrogato fittizio del “selfie” che ormai si è impossessato di sé. Durante questo piccolo “gioco” Fumatto ci invita a riprenderci la maschera appartenente al nostro passato, alla nostra vecchia identità, così da staccarci per un breve tempo dai nostri profili “social”. Fumatto ci fa tre domande: tre quesiti interrogativi che non sono altro che un pretesto per rompere il ghiaccio e farci tornare un po’ a riflettere sulla nostra “vera” maschera ed essenza meta-virtuale, non puramente “selfica”.

( Manuela Oneto )

fino al 4 Marzo da giovedì a Sabato 16.00-19.00 o su appuntamento 
studioprismagenova@gmail.com

PRISMA STUDIO
vico dei ragazzi 14R Genova

Artist Editions Limited by PRISMA STUDIO

SU APPUNTAMENTO FINO al 4 FEBBRAIO

MULTIPLI, LIBRI, DISEGNI, T-SHIRT, SHOPPER, BORSE ed EDIZIONI limitate di :

DANIELA BRAMBILLA, FRANCESCA CIRI CAPRA, FUMATTO, ELEONORA CHIESA, PIERMARIO CIANI, LOREDANA GALANTE, DANA WYSE, MASSIMO PALAZZI, MATTEO PULVIRENTI, FABIO MORO, PIETRO NICOLAUCICH

prenota la tua visita : studioprismagenova@gmail.com

SABATO 17 Dicembre dalle 18.00 @ PRISMA STUDIO ACCA La serie

Sabato 17 Dicembre dalle 18.00, PRISMA STUDIO in collaborazione con We Are from Beat, presenta, un evento dedicato alla serie podcast ACCA – La Serie con un Happening audio e a seguire,

Live set di Ares Mozzi e DJ Set synthwave di NEONTENIC

ACCA – La Serie è una serie podcast ambientata nel centro storico di Genova, dal contenuto noir e cyberpunk, con riferimenti ad universi immaginari fantascientifici e SCI-FI. Il podcast risuona atmosfere di un futuro dispotico come quelle di Blade Runner e Nirvana; e/o a narrative misteriose e thrilling come il programma radiofonico Jack Folla, un Dj nel braccio della morte.

La serie si sviluppa intorno alle vicende del protagonista antieroe, Orso Novak, un ispettore dell’igiene della ASL di Genova e della sua dipendenza da ACCA, una droga acustica il cui effetto consiste nell’assoluto isolamento dal mondo esterno per alcuni minuti. La serie presenta atmosfere lontane dal politicamente corretto e si appropria, invece, di una narrazione intenzionalmente cruda che racconta una realtà noir, in parte romanzata in parte autentica. Una tranche de vie che l’autore utilizza per denunciare le problematiche di una società sovrappopolata, povera e multiculturale, dove Orso Novak trova rifugio.
Il protagonista, la cui ricerca si erge su esistenze imprigionate in eterne distrazioni, sarà obbligato ad immergersi nel caos e nel degrado del distretto portuale di Genova per placare la confusione fuori e dentro
di sé, diventando testimone di una riflessione sul valore del silenzio.

Postcards From Ukraine + Openstudio group show [ PROROGATA al 3/12]

SABATO 3 DICEMBRE dalle 17.00 FINISSAGE con Sieva Diamantakos

PRISMA STUDIO, 8 Ottobre – 3 Dicembre [ da mercoledì a sabato 16/19.00 ]

Postcards From Ukraine – Installazione video dal film

Sabato 8 ottobre, nell’ambito della 18esima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiana), Prisma Studio presenta Postcards From Ukraine di Sieva Diamantakos

Nella prima sala dello Studio è presente una video-installazione realizzata con materiale del film edito e inedito, ideata dal regista appositamente per questa occasione. Il film è un documentario sulla crisi in Ucraina. Girato nel 2014, e uscito nel 2016, Postcards From Ukraine è un viaggio nel cuore di un paese che già all’epoca, dopo la proclamazione nel 2014 dell’indipendenza del Donbass, viveva un lacerante dissidio interno: da una parte l’ovest filoccidentale e orgoglioso della Rivoluzione di piazza Maidan; dall’altro l’est geograficamente, linguisticamente, culturalmente vicino alla Russia, orgoglioso della propria indipendenza, convinto di combattere contro la deriva fascista del Paese. Dopo aver viaggiato per tutta l’Ucraina, Sieva, ha scelto di concentrarsi su cinque giovani personaggi le cui vite sono state profondamente influenzate dagli eventi politici accaduti nel paese. I cinque protagonisti provengono da varie città e hanno diversi background. Il documentario riporta eventi, come il referendum per l’indipendenza della regione del Donbass e le elezioni presidenziali nazionali, tutti fattori che hanno portato i venti di guerra in Ucraina. E poi c’è l’influenza della propaganda di massa che completa il contesto in cui si muovono i personaggi. Dalla periferia di Donetsk, ai campi separatisti di Lugansk, ai posti di blocco di Mariupol e Crimea, alle ricche proprietà degli oligarchi a Kharkhiv, fino a piazza Maidan ancora occupata a Kiev. Postcards From Ukraine intende rappresentare una panoramica della nuova generazione dell’Ucraina; valori, sogni e ruoli che si svolgono in questa grande crisi europea.

GROUP SHOW – OPEN STUDIO : Parallelamente alla presentazione del lavoro di Sieva Diamantakos è visibile una collettiva in modalità open studio con lavori di : Enzo Cacciola Francesca CapraEleonora ChiesaLoredana GalanteJerome Lechevalier Massimo Palazzi Mona Lisa Tina, Giovanna Torresin

Proiezione del film sabato 15 ottobre ore 17.00 a cura di Grazia Grasso

info : studioprismagenova@gmail.con

graphic : Capra Pictures

comunicato stampa :

Venerdì 16 settembre dalle ore 17 presso Prisma Studio – nell’ambito della manifestazione Fluxus 1962 – 2022 – Sixty Years in Flux – si svolgerà l’azione How to explain pictures to a Live Rabbit, un esplicito omaggio a Joseph Beuys, citazione della performance del 1965 How to Explain Pictures to a Dead Hare con riferimento ulteriore alla celebre azione del 1974 I Like America and America Likes Me. Se, nell’azione di Beuys il corpo della lepre tenuto in braccio è privo di vita a rappresentare la trasformazione, la ciclicità della vita e della morte, nell’azione di Eleonora Chiesa il desiderio è di converIre tale presenza nel corpo vivo di un coniglio – che, dopo essere stato salvato da un allevamento, è ora coinvolto a condividere assieme a lei il tempo dell’azione. Un’immagine dilatata su un tempo di circa due ore in cui il pubblico assiste esternamente aLraverso la porta a vetri dello studio e che, secondo le indicazioni dell’arIsta resterà chiusa per preservare lo stato emoIvo dell’animale e consenIre uno stato di maggiore inImità. Durante l’azione l’arIsta cercherà di stabilire un contaLo con l’animale, nel rispeLo della sua etologia in quanto ospite temporaneo in un contesto ad esso estraneo. Ciò che essenzialmente viene recuperato dalla poeIca del maestro tedesco è l’invito a godere dell’arte in una modalità più isInIva, il rifleLere sulla fragilità, l’importanza della vita indipendentemente dalla sua forma in una rinnovata riflessione del rapporto tra essere umano e natura.

( Margherita Merega )

info : studioprismagenova@gmail.com

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